Dialettica e filosofia - ISSN 1974-417X [online]
Copyright www.dialetticaefilosofia.it 2011
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons Italia, 2.5
RICONOSCERE L’ALTRO.
L’ALTRO COME BISOGNO, ESPERIENZA, SPERANZA
di Paolo Calabrò
filosofia@periodico3.it
No-globals’ slogan “Another world is possible” should be preceded by “This world is impossible”, ethically, ecologically, spiritually. The only way to find a global – for all of us – backdoor to our global problems is to recognize the “other” as someone different “from me”, not as someone to clash with in order to reduce his thinking (and being) to mine. But, to do this, I have to trust in him : our last economical crises has been a “trust crises”, thus it was not only an economical problem. Evangelically saying, I must love the other like myself, and not like someone who has my same rights.
Non mi affliggo che gli altri non mi riconoscano. Mi affliggo di non riconoscere gli altri
La fine della storia
Certe volte, per capire meglio una storia, conviene cominciare dalla fine. Serge Latouche, sociologo francese, racconta una barzelletta ripresa da Hubert Reeves: lungo la propria orbita, un pianeta arriva in prossimità della Terra, che non incontra da milioni di anni, e le chiede come va; “Non troppo bene”, risponde la Terra, “ho preso una malattia terribile, che si chiama l’umanità. L’ho presa qualche milione di anni fa, ma passa da sola, si autodistrugge”. |